
L’arte è entrata nella mia vita fin da piccola e mi ha accompagnata in tutto il mio percorso, dai primi approcci alle nature morte, passando per il restauro. Un viaggio in Toscana è stato determinante per definire il mio stile figurativo iperrealista. Da qui sono nati gli “Invisible people” e la serie dei “3Dpinti”, fino a quando la carta mi ha richiamata a sé tramite gli origami, una forma d’arte che vede nella rinascita la sua massima filosofia e il filo conduttore delle mie opere. In quel momento la mia arte e la mia carriera sono diventate internazionali. Penso che tutto quello che ci succede abbia uno scopo che si rivela al momento giusto. Così è stato per me e per la mia arte.”